BONITO di JARABE DE PALO (Versione 50 Palos con Jovanotti )

C’è una verità, una saggezza nell’allegria.
La gioia e la leggerezza come stato d’animo libero da ogni condizione esterna. La versione di Bonito cantata da Jarabe de Palo e Jovanotti mostra la Poetica che li accomuna. La gioia, interpretazione della vita, fondata sulla Bellezza della vita in quanto tale. Un valore indiscutibile che ci ricorda di essere circondati dal Bello sempre.
Contrariamente all’immagine di una malinconica “sapientia”, è forse la gioia che permette una risposta più intelligente e connessa al senso della vita stessa.

Il primo strabiliante passaggio del brano ci turba:

“Telefono suona, rispondo in cucina. È tutto a puttane. La vita è un casino.
Di vivere così, non ne vale la pena. È dura arrivare all’ora di cena.
L’amore è perduto, la festa finita. S’ingolfa il motore che spinge il pianeta.
Che vita di merda, che triste final. Io non so che fare, però io gli dico : Bonito”

Ma poi prosegue

“ Che bello rinascere ogni mattina.
Che bella la voce che non suona falsa.
Che bella la luce del sole che s’alza.
Che bella la gente quando ha qualità.
Il mare, il calore, la casa, la danza, la forza, la pace .. il mondo che gira, la vita che passa… l’amore più grande che c’è. Il sole, la notte, l’amore, le lotte. Bonita l’ allegria e poi prendersi a botte ubriachi di vita”

A questi versi aggiungeremmo:

“per sorella luna e le stelle: in cielo le hai create, chiare preziose e belle ….Per fratello vento, e per l’aria e per il cielo; per quello nuvoloso e per quello sereno, per ogni stagione tramite la quale alle creature dai vita. Per sorella acqua, la quale è molto utile e umile, preziosa e pura. Per fratello fuoco, attraverso il quale illumini la notte. Egli è bello, giocondo, robusto e forte.”

La loro Poetica è un ritorno ad una visione antica, la poetica francescana.
Il look di Jarabe de Palo e di Jovanotti pure quando è luccicante sa da rigattiere. Lo stile si caratterizza con poche parole semplici ma essenziali, mai banali. Con il richiamo al senso della ricchezza spirituale, della disillusione della ricchezza materiale, il senso di solidarietà e vicinanza alla Natura, al mondo ed all’amore per ciò che ci circonda, unito da una gioia di vita come elemento immanente.

Nel video della versione di Bonito, cantata dal solo Jarabe de Palo, il cantante cammina su un percorso in aperta campagna dove si avvicendano moltitudini di persone, lui incontra ognuno con un sorriso. Ma si sofferma solo quando stringe la mano ad un bambino ed è l’unica volta che volge lo sguardo dalla telecamera mentre lo vede andare via. Il momento della serietà.
La poetica si risolve che ogni forma di tristezza è una mera distrazione, una forma di alienazione alla Vita.
Il vecchio dilemma del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno diventa la possibilità di esserci ed osservare la fantastica trasparenza del vetro. La poesia è ciò che rimane.