
Zooropa, un tour psichedelico nel Vecchio Continente
La canzone Zooropa è un viaggio psichedelico attraverso l’ Europa. Un inno all’Europa, una fotografia antropologica dei primi anni ’90, che però resiste ancora
Gli U2 sono stato il gruppo con maggiore senso di responsabilità politica. Hanno affrontato sin dall’inizio della loro carriera il tema della questione nord irlandese , passando per la figura di Nelson Mandela, per la condizione immigratoria. Questa canzone dedicata all’ Europa fu scritta dagli U2 durante il tour
ZooTV fatto per la promozione dell’album Achthung Baby, a sua volta scritto e composto a Berlino.
Il senso della parola Zoo nel tour era metaforico di caos, disordine, confusione informativa, estetica, consumistica e percettiva che i mass media, all’epoca la TV, generavano travolgendo tutto, politica compresa.
Una forma di dittatura nascosta. Non a caso nella cover dell’album dedicato al loro tour c’è un Bono Vox, in divisa militare, che teneva in mano il mondo.
Durante il tour ZooTv gli U2 mostravano cosa succedeva in TV e nel mondo. Chiamavano per telefono dal vivo personaggi politici famosi senza avvertirli: presidenti di nazioni, addirittura una volta George Bush.
Il tema è affrontato sembra ispirato dalle parole di Pasolini: “La società dei consumi macina una cultura in un’uniformità universale. Tutto ciò che è autentico scompare. Il disastro antropologico che si dispiega davanti ai nostri occhi è una dittatura molto più efficace del fascismo”
Il tema, le sensazioni raccolte, la lunga permanenza a Berlino furono gli elementi formativi che generarono quella visione dell’Europa e con essa l’album ZOOROPA, di cui la canzone dà il titolo.
La stessa parola Zoo indicata nel tour e nell’album Zooropa fu ispirata dalla linea della metropolitana U2 di Berlino, che termina proprio nello zoo nel centro della città.
Ruolo ispirativo fondamentale è la città di Berlino, dove si erano recati ad incidere l’album. La band si era trovata in quella città appena riunificata, per cercare di rifondare il loro sound, sentire aria nuova.
Berlino era la capitale immaginaria della ricostruzione culturale e morale europea. Nel cuore di un Europa a cavallo tra la caduta del Muro, la liberazione dei Paesi dell’ ex Patto di Varsavia, l’impresa titanica della Germania Ovest di integrare la Germania dell’Est mentre stava inziando la guerra in Jugoslavia.
Il brano musicalmente è un medley di due pezzi. Inizia con una musicalità notturna in cui si sentono rumori di fondo, urbani e psichedelici, a rappresentare una identità dormiente e sottesa, sopraffatta dalla quotidianità di slogan, parole, che la distraggono. L’identità dell’ Europa.
Il testo parte con una sequenza di slogan pubblicitari, in primo guarda caso in tedesco :
Vorsprungdurchtechnik (Il progresso per mezzo della tecnica) – Audi .
Be all that you can be (Sii tutto ciò che riesci ad essere) – Esercito USA .
Be a winner (Sii un vincente) – Lotteria inglese.
Eat to get slimmer (Mangia per dimagrire) – Slimfast.
A bluer kind of white (Un tipo di bianco più tendente al blu) – Detersivo Persil/Dash.
We’re mild and green, and squeeky clean (Siamo delicati e verdi e perfettamente puliti) – Fairy (Washing) Liquid Mild Green.
Better by design (Migliore da progetto) – Toshiba .
Fly the friendly skies (Vola i cieli amichevoli) – United Airlines.
The appliance of Science (L’applicazione della Scienza) – Zanussi .
We’ve got that ring of confidence (Abbiamo quella cerchia di confidenza) – Colgate
Nella seconda metà del brano gli U2 cercano un cuore che batte, necessario per affrontare il cambiamento epocale di cui l’Europa era protagonista ai primi anni ’90, ma stavolta non più divisa.
Un’ Europa da scoprire e da inventare, ma che può andare avanti prendendo il meglio del passato.
Quasi a ricordo di ciò che diceva Pasolini, gli U2 esortano il cuore dell’Europa, la sua antropologia a venire fuori .
Il ritmo diventa incalzante, energico, esortativo, ottimista pur mantenendo quel vociò psichedelico, un invito a scoprirsi, a liberarsi.
And I have no compass, And I have no map
And I have no reasons No reasons to get back
And I have no religion…
I hear voices, ridiculous voices
Don’t worry baby, it’ ll be alright
Uncertainty can be a guiding light Out in the slipstream
Let’s go, let’s go overground
Take your head out of the mud baby
E non ho la bussola E non ho una mappa
E non ho ragioni Nessun motivo per tornare indietro E non ho religione…
Non preoccuparti piccola, andrà tutto bene
L’incertezza può essere una luce guida
Sento voci, voci ridicole Fuori in scia,
Andiamo, andiamo in superficie
Tira fuori la testa dal fango tesoro
Fino alle ultime parole finali.
She’s gonna dream up,
The world she wants to live in,
She’s gonna dream out loud,
She’s gonna dream out loud
Dream out loud
Lei starà sognando Il mondo in cui vuole vivere
Sognerà ad alta voce
Sognerà ad alta voce
Sogna ad alta voce
A memento gli U2 ci ricordano che il cuore della Politica è Sogno.
Il sogno di un Europa, che al di là dei rumori fondo, esca dalla confusione e riprenda a sognare.